Famiglie
A parte le scuole e gli edifici istituzionali (es. Palazzo Ducale), quasi tutti i palazzi di Venezia sono identificati con il nome della famiglia che li ha fondati o che più vi ha lasciato il proprio segno (es. Palazzo Dario, Palazzo Fortuny).
Spesso nel nome vengono citate due o più famiglie (es. Palazzo Cavalli-Franchetti), oppure è specificato il ramo della famiglia (es. Palazzo Morosini del Pestrin).
Casate
Molte costruzioni mantengono la tradizionale denominazione di Ca’ : originariamente indicava l’appartenenza dell’edificio ad una determinata casata, attualmente – sebbene la definizione non sia ufficialmente regolamentata – è uso riservare la denominazione esclusivamente ad edifici di interesse pubblico o particolare rilevanza storica (p.e. Ca’ Farsetti e Ca’ Loredan, sedi municipali; Ca’ Foscari, Ca’ Dolfin o Ca’ Tron, sedi universitarie; Ca’ Rezzonico o Ca’ Pesaro, sedi museali; Ca’ Corner della Regina o Ca’ d’Oro, che, a prescindere dalla rilevanza dell’uso attuale, mantengono la consolidata dizione tradizionale). È più recente l’uso dell’italiano Casa (es. Casa Venier).
Palazzetti
Alcuni edifici di non grandi dimensioni vengono spesso indicati come Palazzetto (es. Palazzetto Stern).
Architettura
Quasi tutti i Palazzi della città lagunare presentano elementi architettonici assimilabili, come il rispetto di uno schema decorativo tripartito, la presenza di un’ampia polifora sulla facciata principale, di un portale ad acqua, di un portale di terra e di un salone da ricevimento, detto portego, attorno al quale si sviluppavano gli altri locali. È tutt’altro che rara la presenza di una corte privata, molto spesso arricchita da una scala esterna in stile gotico o da una vera da pozzo. Più rara, data la fittezza del tessuto urbano, è invece la presenza di giardini, nonostante ve ne siano alcuni pregevoli esempi.